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Critiche d'Arte

Area interamente dedicata alle Critiche d'Arte scritte sul Maestro Enzo Napolitano

ANTONIO DE BONO - La pittura di Vincenzo Napolitano

2020-11-13 15:21

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ANTONIO DE BONO - La pittura di Vincenzo Napolitano

Pittore impegnato, Enzo Napolitano ha la caratteristica di far apparire le immagini che dipinge, entro un alone fantasmagorico e prismatico di piacevole effet..

Pittore impegnato, Enzo Napolitano ha la caratteristica di far apparire le immagini che dipinge, entro un alone fantasmagorico e prismatico di piacevole effetto. Anzitutto in ogni tela eleva il personaggio enucleato a simbolo paradigmatico dell'assoluto: donne languide sdraiate su coperte o tappeti, giovani che si lasciano contemplare in pose estatiche, uomini della terza età che vengono avanti da lungi come un ricordo mnemonico. Ha valore totemico il gesto, lo sguardo, la pettinatura, il vestito, il particolare (la sfera, il gatto, il tigrotto, le rose, lo specchio, la sedia e l'acconciatura per la danza, ecc.).

Tutta una selva di simboli fanno da contorno ad una sola figura, che diventa un "ideogramma", in una continua metafora ed allegoria della realtà. I nudi sublimi, i volti bellissimi, i candidi veli: sono mille particolari che concorrono ad eternare un momento focale dell'azione; a mettere In risalto l'espressività concreta ed Immaginifica dell'idea che si materializza in sensorialità della percezione e della visione; ed in spiritualità dell'elemento base voluto dalla fantasia dell'artista.

Ogni "Ideogramma" si avvale d'una atmosfera magica che s'apre come una mistica rosa In suggestive macchie e slabbrature che coinvolgono i colori caldi e freddi , secondo una problematica che sta in rapporto con le figure effigiate, le vesti ed I simboli escogitati. C'é nell'opera un incanto metafisico, una ricreante pace dell'anima, una proiezione in un universo parallelo (come avviene nella barca che pare sospesa su di una coltre di nubi nei favolosi mari del sud). Enzo Napolitano ha il dono di calarsi di volta in volta nel personaggio, valorizzando con abile tecnica le diverse infrastrutture sollecitate dall'eros e dallo studio del profondo.

Se vogliamo indagare tutta l'opera sotto il risvolto psicologico, risaltano gli agganci col mondo onirico; ma, soprattutto, l'indirizzo verso il mondo "freudiano" e "junghiano" nei risvolti dell'inconscio, che determinano gli "impulsi dinamici" atti a far scaturire situazioni ed attimi di singolare ed intima partecipazione affettiva. Un ottimo pittore che ha saputo collocarsi in una sfera neoplatonica "iperuranica" che trascende la surrealità.

 

Antonio De Bono